TIPOLOGIA
Rosso
DENOMINAZIONE
Amarone della Valpolicella
ALCOOL
Volume minimo 14%
ZONA DI PRODUZIONE
Tutti i 19 Comuni della Valpolicella
METODO
"L'Amarone della Valpolicella" deriva la sua etimologia dall'aggettivo amaro, termine utilizzato intorno al 1700 al posto di secco per indicare il grado zuccherino del vino. La sua vinificazione, come quella del "Recioto della Valpolicella", prevede l'utilizzo di uve appassite e per questo è indispensabile creare già una forte selezione all'interno del vigneto al momento della raccolta: in questo modo è possibile destinare all'appassimento solo i grappoli migliori garantendo una materia prima di eccellente qualità. L'Amarone, dunque, ottenuto dall'appassimento delle uve conservate in fruttai per circa 120 giorni, dove porta a termine la fermentazione degli zuccheri. È uno dei vini più longevi fra i grandi vini italiani.
NOTE ORGANOLETTICHE
Ha colore rosso molto intenso con note granate, e profumo che ricorda le frutta passita, il tabacco e le spezie, grazie alle muffe nobili createsi nel corso dell'appassimento. Il sapore è fortemente fruttato, di spiccata fragranza, asciutto pur garantendo longeva morbidezza, con corpo pieno, caldo corroborante e vigoroso; ha personalità forte e può superare i vent'anni di invecchiamento.
TIPOLOGIA
Rosso
DENOMINAZIONE
Recioto della Valpolicella
ALCOOL
Volume minimo 12%
ZONA DI PRODUZIONE
Tutti i 19 Comuni della Valpolicella
METODO
"Il nome “Recioto” deriva da recia (orecchia), parola dialettale veronese che rimanda alle tecniche della tradizione per la produzione di questo vino: in passato, infatti, si era soliti destinare all’appassimento le uve provenienti dalle ali dei grossi grappoli che, per la loro posizione laterale, venivano appunto chiamate recie dai viticoltori.
Si tratta di un vino esclusivo, unico tra i vini passiti; per questo parlare del “Recioto” significa parlare della storia stessa della Valpolicella.
La tecnica dell’appassimento era già conosciuta al tempo dei romani quando si lasciavano le uve sulla pianta per un mese dopo la raccolta, avendo cura di torcere il peduncolo dei grappoli, oppure in altri casi le uve si raccoglievano subito e poi si esponevano al sole su graticci per qualche giorno. Con il tempo le tecniche si sono raffinate e ad oggi i grappoli vengono fatti appassire in fruttai appositamente dedicati all’interno delle cantine. Le uve rimangono in questi appositi locali per 4 mesi circa.
NOTE ORGANOLETTICHE
E’ un vino ottenuto quindi da un lungo ’appassimento delle uve e da un arresto della fermentazione per conservare la percentuale di zucchero necessaria a garantire la struttura tipica di questo vino. Ha colore rosso rubino intenso, scuro, a volte impenetrabile, con un profumo deciso di frutta passita e ciliegie sotto spirito, che prosegue armonicamente nel sapore grasso, con tono sostenuto e buona acidità totale.
TIPOLOGIA
Rosso
DENOMINAZIONE
Classico della Valpolicella
ALCOOL
Volume minimo 10%
ZONA DI PRODUZIONE
Tutti i 19 Comuni della Valpolicella
METODO
La produzione del vino in Valpolicella ha una storia che si perde nella notte dei tempi e già gli Arusnati coltivavano la vite in questo territorio in epoca pre-romana, anche se è solo dal Medioevo in poi che avviene il grande rinnovamento vinicolo che ha portato gradualmente ad una coltivazione più razionale e più estesa dei vigneti.
Ancora oggi per la produzione del vino “Valpolicella” si utilizzano uve autoctone a testimoniare il forte legame con il territorio e con la storia di questo prodotto di qualità; in particolare i vitigni più utilizzati sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara.
La Corvina ha un grappolo piuttosto compatto e consistente con acini dalla buccia di colore blu violetto; il Corvinone ha acini grossi di colore blu scuro in grappoli più grandi della Corvina, rispetto alla quale maturano un po’ più tardi; la Rondinella presenta grappoli di forma piramidale e mediamente compatti, con una o due ali; la Molinara deve probabilmente il suo nome alla ricchezza di pruina sugli acini che appaiono come impolverati di farina e, quindi, come provenienti dal mulino.
Dalla perfetta unione di queste uve e dalla maestria di ciascun vignaiolo nasce il vino “Valpolicella”, il cui nome è apparso per la prima volta in un documento del 1177 nella sua forma dialettale Val Polesèla.
NOTE ORGANOLETTICHE
Il “Valpolicella” è un vino giovane, fine, dal colore rosso rubino, dal profumo vinoso, sottile, con toni di ciliegia e rosa, dal sapore fresco, alquanto morbido, piacevolmente tannico amarognolo e vivace.
TIPOLOGIA
Rosso
DENOMINAZIONE
Ripasso della Valpolicella
ALCOOL
Volume minimo 11%
ZONA DI PRODUZIONE
Tutti i 19 Comuni della Valpolicella
METODO
Il vino “Valpolicella” designato con la menzione “Superiore” deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno un anno e può così presentarsi con il caratteristico colore rubino con alcune note granate; il profumo lievemente etereo e di vaniglia; il sapore affinato, armonico, secco e vellutato.
Il “Valpolicella Ripasso” si ottiene facendo rifermentare il vino “Valpolicella” sulle vinacce dei grappoli lasciati in appassimento per ottenere il vino “Amarone della Valpolicella” per circa 15/20 giorni. Esso risulta caratterizzato da una maggior struttura e longevità rispetto al “Valpolicella”, da una maggiore alcolicità, da un’acidità più bassa e una maggior rotondità, da un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche.
NOTE ORGANOLETTICHE
Di colore rubino con riflessi granata, offre un profumo intenso di frutti a bacca rossa e di frutta rosa con note di vaniglia; un sapore affinato, rotondo, secco e vellutato.