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Terre di Gnirega

SIAMO UNA FAMIGLIA DI CONTADINI DA PIÙ DI 4 GENERAZIONI,

Terre di Gnirega è una piccola azienda situata sulla collina di Gnirega, sopra il paese di Valgatara, nella valle di Marano di Valpolicella, il cuore della Valpolicella Classica situata a Nord ovest di Verona. I terreni sono ad un'altitudine di 300 m s.l.m., su terrazzamenti sostenuti dalle "marogne" i tipici muretti a secco costruiti con il sasso locale, l'esposizione è prevalentemente sud-ovest ed il terreno è argilloso-calcareo con abbondante presenza di scheletro.

"Siamo una famiglia di contadini da più di 4 generazioni, ma solamente dal bisnonno Cristoforo, classe 1874, ci siamo stabiliti nella contrada di Gnirega, da un'altra contrada poco distante. Il lavoro di famiglia è poi passato al nonno Sante e successivamente a Luigi (Gigi) ed al nipote Francesco ed ai sui fratelli." 

Ai tempi di Cristoforo l'agricoltura praticata era poco più che un autoconsumo rivolto alla necessità famigliari. Si coltivavano seminativi di frumento e mais per la produzione di farine, pezzi a prato per il foraggio degli animali e frutteto misto (pere, mele, ciliegie, albicocche, pesche, olivi, cachi, fichi, mandorle, noci, ecc...) per il consumo diretto. Spesso queste piante erano poste in filari lungo i bordi degli appezzamenti, in maniera da lasciare il centro seminabile. Lungo questo filare venivano coltivate le viti utilizzando le piante vive per sostenere i fili di ferro delle strutture, perciò la produzione di vino c'era, ma era marginale ed ancora una volta incentrata al consumo famigliare.

Passando per Sante l'azienda ha subito una trasformazione andando a specializzarsi soprattutto sulla coltivazione della vite, data l'alta vocazione del territorio.

Ma è stato con il subentro di Gigi che l'azienda ha subìto la trasformazione più radicale diventando di fatto una delle prime aziende biologiche della provincia di Verona. Dagli anni '70-'80 Gigi partecipa a quel movimento di pensiero e di ricerca di buone pratiche agronomiche, volte ad escludere i prodotti di sintesi chimica per la difesa delle produzioni e per il nutrimento del terreno, movimento che poi verrà chiamato agricoltura biologica.

Dal 1989 l'azienda è certificata biologica con regolamento AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), poi recepito in regolamento europeo nel 1991.

Negli anni porta a termine numerose risistemazioni ai terreni cercando tuttavia di rispettare il paesaggio agricolo tradizionale, caratterizzato da “marogne” (muretti a secco) che sostengono tanti piccoli appezzamenti coltivati. Negli appezzamenti pianta viti, ciliegi e olivi mantenendo nelle zone più ripide le siepi e il bosco.

Attualmente l'azienda conta tre ettari e mezzo coltivati a vigneto ed un altro ettaro e mezzo tra ciliegi, prugni ed olivi, seminativo e bosco mantenendo perciò un alta biodiversità per favorire un miglior equilibrio al suo interno, compresa una piccola parte dedicata alla coltivazione di un orto ad uso famigliare.

I prodotti utilizzati per la difesa dei vigneti sono a base di rame e zolfo, per peronospora ed oidio, ed il Bacillus Thuringensis per la difesa contro la tignola, poi sostituito dal 2013 dalla tecnica della confusione sessuale. Oltre a questi prodotti, per ridurre l'uso del rame, viene usato in alcuni periodi un preparato a base di argille, bentoniti ed estratti di alghe e piante che migliorano la forza e la vitalità della vite.

Nel 2010 Gigi e il figlio Francesco, decidono di ristrutturare delle vecchie cantine attorno alla corte di famiglia cominciando a vinificare parte delle loro uve con l'idea di produrre dei vini che fossero manipolati il meno possibile in maniera da rispettare al massimo le caratteristiche che arrivano dai terreni, dal taglio di uve utilizzato e dalle differenze delle annate. Tutte le vinificazioni sono spontanee condotte dai lieviti indigeni presenti naturalmente sulle uve, i vini vengono puliti solamente per decantazione e travaso senza utilizzare filtrazioni o stabilizzazioni forzate e l'unica aggiunta effettuata è una piccola dose di solforosa durante i travasi e prima dell’imbottigliamento.

La produzione totale è circa 20000 bottiglie all’anno, concentrate principalmente tra il Rosso Veronese “Da pasto” (un taglio delle uve tipiche molto fresco), il Valpolicella, il Ripasso, l’Amarone, il Recioto ed il Passito Bianco. Oltre a questi a Francesco piace sperimentare con la produzione di microvinificazioni tra le quali l’Armeno (un bianco di Garganega), il Creari (uno spumante ancestrale di Garganega) e la Corvina (una corvina in purezza).

Photogallery

Contatti

Via Gnirega, 7
37020 Marano Di Valpolicella
333 770 1122
https://www.terredignirega.it
terredignirega@gmail.com
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